Ortygia è la perla mistica dello Ionio, difesa dalla fortezza sveva del Castello Maniace e circoscritta in un chilometro quadrato, in cui si alternano i vicoli più intimi della Giudecca – che ti conducono alla scogliera di Levante – e le piazze barocche inondate di luce abbacinante.
Stratificazioni architettoniche e incanto naturalistico si fondono in un’armonia museale a cielo aperto, contaminazioni artistiche che dallo stile dorico si ingioiellano di barocco ed istallazioni di arte contemporanea senza soluzione di continuità.
Un dedalo di chiaroscuri da scoprire a piedi, respirando la brezza del mare, i profumi che arrivano dal mercato e le fragranze che si sprigionano dalle cucine domestiche, dalle limonaie pensili e dai giardini mediterranei nascosti all’interno dei palazzi storici, arrivando al papireto della Fonte Aretusa, che delimita la terraferma dall’area marina protetta del Plemmirio.
Ortygia ammalia e regala silenzi e voci colorate, luci calde di tramonti infiniti, di mezzogiorni abbaglianti e dimensioni temporali ovattate, ipnotizza con i riflessi del mare ad ogni orizzonte, brilla di cromie indelebili e trasmette il desiderio di restare.
O di tornare presto.