MADE IN MED
Il Mediterrano ha in sé la fluidità e la consapevolezza che tutto è in divenire, la potenzialità di orizzonti infiniti e di ispirazioni mutuate a culture, tradizioni, gestualità, saperi e sapori che da una sponda all’altra hanno l’eco dell’unicità della biodiversità da tutelare.
IL CUOCO CUSTODE DEL MEDITERRANEO: Cookin’Med
Pino Cuttaia, executive chef e patron del ristorante due stelle Michelin La Madia, che porta il mondo a Licata, e che da Licata sensibilizza il mondo delle istituzioni, i divulgatori, gli scienziati, i politici, gli artigiani, i liberi pensatori ed i colleghi cuochi.
L’Orto dello chef Pino Cuttaia è il Mare Nostrum, fonte vitale di ispirazione e creatività, sensibile alle stagioni e agli eventi, ponte e confine, speranza dei migranti e ancora centro culturale e di ricerca. Mestieri, arti, progetti, attitudini alla latitudine di una nuova e imprescindibile consapevolezza di tutela della vitalità.
Un laboratorio permanente, Cookin’Med trova nella cucina il catalizzatore ed il propulsore del valore della sostenibilità, dell’etica del gusto, del rispetto del patrimonio naturalistico così dirompente, così sfruttato e così minacciato da chiedere a ciascuno di noi atti di tutela imprescindibili e consapevoli.
L’edizione zero degli scorsi giorni è stata una conferenza programmatica per il 2019, atteso congresso di rifondazione mediterranea di cultura e vita nel Mediterraneo.
Il documento programmatico di Cookin’Med in dieci punti, stilati come emblematiche indicazioni di gestione delle attività che legano al mare la condotta civile e morale, che coinvolge ogni sfaccettata attività dell’uomo moderno:
1 Confronto tra gli addetti al settore: ogni decisione deve tener conto dell’esigenze di tutti, dal piccolo pescatore al grande armatore;
2 Analisi continua del mercato del pesce al fine di individuare comportamenti d’acquisto consapevoli;
3 Contrasto dell’inquinamento con gesti privati e collettivi;
4 Sfruttamento responsabile delle risorse ittiche;
5 Promuovere una pratica della pesca regolamentata da organizzazioni regionali preposte con metodi rispettosi dell’ambiente marino;
6 Evitare eccessivo impatto sulle specie acquatiche in pericolo di estinzione;
7 Selezionare pesci e frutti di mare allevati in mare o a terra da aziende rispettose dell’ambiente;
8 Tutelare i diritti degli equipaggi;
9 Promuovere i metodi di pesca artigianali supportando l’economia locale contro la pesca illegale;
10 Scegliere prodotti ittici con certificazione di enti di accreditamento nazionale e conformi alle linee guida FAO.
I lavori sono stati avviati, a ciascuno di noi la cura e l’impegno di portarli avanti tramandandoli con amore e rispetto.