Carisma, temperamento, passionalità, talento indomito, straordinaria padronanza delle tecniche, esegesi della Cucina Classica, sublimazione della materia prima e brio sperimentale, sono solo alcuni degli “ingredienti” che chef Gabriele Rizzo mixa con rara sagacia, per comporre seducenti ed inediti assoluti sensoriali.
MEMENTO è il nuovo progetto che riporta a Palermo chef Gabriele Rizzo, dopo significative e prestigiose collaborazioni internazionali; il Ristorante trova armonica ubicazione all’interno di uno scrigno di gusto&design, SciúRum in via Maqueda.
SciúRum nasce come lounge-bar e show-room nel cuore del centro storico – a pochi passi dal Teatro Massimo – da un’idea e dall’estro creativo e progettuale di Ester Badami e Nasser M. Ayazpour. Un luogo d’elezione per l’espressività artistica e gastronomica in Città.
La cucina a vista svela lo straordinario affiatamento della giovanissima Brigata, e da ogni angolo della sala si può ammirare un esclusivo spettacolo di arte del gusto.
Palermo ritrova così una dirompente e contemporanea autorevolezza nel panorama gastronomico siciliano, sdoganata finalmente dai cliché gattopardiani.
Il menù degustazione intriga con l’eclettica sinfonia di assaggi, vibranti composizioni che raccontano l’attitudine introspettiva verso l’ingrediente, la luminosa contaminazione di sapori e la cultura botanica, che da millenni trovano in Sicilia naturale laboratorio sperimentale.
I funghi pioppini arrivano a tavola in un sottobosco di essenze balsamiche, inducono alla convivialità e istigano alla lussuria, intingendosi nel compendio cremoso profumato alla polvere di porcini.
Lattuga, lardo e l’ombra fredda e resinosa del pino regalano un assaggio che è archetipo di Caesar Salad, da gustare in punta di dita.
Un taco fragrante abbraccia rimandi mediorientali e coreani che si fondono al palato in estasi: l’agnello si coniuga a polifonie aromatiche e alla massima espressività di gusto.
Le patate librano in un dualismo fragrante e ludico: in un nido che cela l’uovo di quaglia fondente e nel camouflage delle chips di bucce.
La carota trova sensuale espressività nel midollo affumicato, svela anche la sua anima fibrosa che rimanda alla dolcezza cupa della liquirizia.
Dalle corruzioni sensoriali di benvenuto si arriva agli antipasti attraversando un’epifania di pane al latte appena sfornato, che trova lisergici vertici espressivi nell’abbinamento alla nduja e miso.
In un’alzata trionfale va in scena il pane a lunga fermentazione ed estrema idratazione, con una nuvola di burro e miele di abete, come in una rituale celebrazione della sacralità dell’Alimento.
L’alaccia di Aspra, la sardinella aurea, enfatizza la qualità delle sue carni nella granita di gin e cipresso, assaggi da pescare e ripescare, valorizzati dal corollario cremoso, aromatico e agrodolce.
Come in un abbraccio clorofillico, gli spinaci si armonizzano al tuorlo fondente e alla spuma di ragusano, increspati da pepite di pane croccante ed essenza di tartufo.
Il sedano rapa, magistralmente valorizzato dalla cottura, assume molteplici personalità al palato, coniugandosi al ravanello marinato e alla cremosa parmentier.
Il calamaro seduce al primo assaggio, un ologramma di una spiaggia di conchiglie su cui spiccano gli accenti minerali di verza e nasturzio.
L’agnello brilla dell’iridescente eleganza della crema di sedano montata e del kumquat semi-candito alla citronella.
Un vortice espressivo di erbette stagionali illumina la guancia, umoralmente laccata dal suo fondo.
La freschezza della mela e l’esperidata e vibrante dominanza del lime, tratteggiano la meringa dessert, antifone di un assaggio che rivela una dolcezza aromatica di rara eleganza nella gelatina di tè Oolong al caffè.
Le cialde al sesamo, il cioccolato mistico e le madeleine calde, tatuano l’esperienza al ristorante MEMENTO nell’empireo dell’eccellenza.
Il servizio in sala è curato con eleganza e soave discrezione, in perfetto sincronismo con i ritmi fluidi della cucina. Cantina in evoluzione.
L’Alta Cucina a Palermo ha un nome e un cognome, Gabriele Rizzo.
Ristorante MEMENTO
SciúRum
via Maqueda 288, Palermo
mobile 349 117 6867
chiuso il Lunedì, aperto solo a cena.
Ristorante visitato il 4 maggio 2017