C’è sempre la trepidante attesa che ti regala il brio del battito d’ali di farfalla, quando percorri quel breve ed onirico tratto di strada che dall’Arsenale ti conduce a Marina di Villa Igiea. Palermo nelle notti di quasi estate, profuma di gelsomini e brezza, e quando dal cielo indaco traspare la luna, il dehors del Ristorante Cuvée du Jour ti ammalia attraverso caleidoscopici accenti di squisito design e ti accoglie tra sospiri d’incanto e meraviglia.
Le luci sensuali e puntuali che accarezzano l’ebano e la mise en place, i riflessi dei mandarini tardivi che captano gli sguardi verso il mare, la raffinatezza dell’ikebana, la classe del Servizio che enuncia il benvenuto, sono le coordinate della sofisticata atmosfera.
È un brindisi augurale al cospetto di Irene Taormina, Ambassador delle Cantine Duca di Salaparuta e dell’anima del Grand Hotel Villa Igiea, il Direttore Vito Giglio, a sancire l’inizio dell’evento organizzato con il contributo della brillante professionalità della giornalista Federica Terrana.
Il perlage del Brut Duca di Salaparuta tratteggia gli appetizer ideati dallo chef Tony Lo Coco, del Ristorante I Pupi a Bagheria, special guest della serata. Un ricordo di sfincione e un idilliaco cannolo petit four al caviale, manifesto tributo al Maestro Ciccio Sultano.
Dall’eden del dehors alla sontuosa tavola imperiale, allestita per ospitare stampa specializzata del settore, critica ed amatori, sono state scandite le sinfonie di gusto ideate dall’executive chef di Villa Igiea, l’eclettico e carismatico Carmelo Trentacosti, legato da stima professionale ed autentica amicizia al collega Tony Lo Coco.
Un menù corale, di pura convivialità, che ha intrigato gli ospiti con la stagionalità e la connotazione emozionale del patrimonio gastronomico panormita.
Uno studio morfologico e sensoriale si manifesta al palato nella vibrate essenza dei legumi verdi, il baccello di piselli ideato da Carmelo Trentacosti diventa icona di estetica del gusto.
La nassa di Tony Lo Coco ammalia ogni volta ed invoglia a carpire i riflessi delle salse e il loro dialogo col gambero, in un gioco allusivo di umoralità e piccantezza esperidata dello zenzero, e dei sentori minerali e fruttati del Colomba Platino 2017 in degustazione.
Il tonno di corsa viene reinventato dalla geniale intuizione dello Chef Trentacosti, arriva a tavola preceduto dalle sinestesie delle spezie peruviane, donando un assaggio che perpetua l’opulenza gattopardiana filtrata dalla verve d’avanguardia di Trentacosti. Al palato si svela un’epifania di accenti aromatici e trame, che trovano sublimazione del dolceagro della cipolla rossa candita. Il piatto dell’estate 2018 anche per il donante abbinamento a Lavico 2014, servito da glacette.
Trionfale il signature disse dello Chef Lo Coco, sublime di palpiti palermitani ad ogni assaggio, che sintetizza quella che più che tradizione è mitologia, la quintessenza della gioia delle festività: il ricordo degli anelletti al forno. Uno specchio di ragout di tonno ospita la sinfonia degli anelletti ai formaggi, un assaggio che si tatua nella memoria.
Il piccione dello Chef Trentacosti richiama nuances tanniche per arrivare a sorprendere con i vertici di fruttata acidità, tra equilibri multipli e cangianti trame, seducenti nel bon bon sfrigolante di fegatini che trova analogie nel Duca Enrico 2011.
Il carosello dei dessert ha intrattenuto gli ospiti con la freschezza del Verdello di Lo Coco e le sfumature voluttuose delle Fragoline di Trentacosti, ritornando al dehors per un conviviale fumoir e le meditazioni del dopocena, allietate dai distillati, dalla delicata ed intrigante piccola pasticceria e da preziosi momenti di confronto con gli Chef e le Personalità intervenute.
Un evento unico, ma da da rivivere ogni sera, sempre a Villa Igiea, sempre nello scrigno della cucina di talento indomito, ricerca e sublimazione dell’ingrediente dello Chef Carmelo Trentacosti, al Ristorante Cuvée du Jour.