La viticoltura siciliana si esprime anche a latitudini più a sud di Tunisi, dove la riqualificazione delle cultivar autoctone ed il valore della biodiversità sono paradigmi da perpetuare. La lungimiranza di chi del vino fa liturgia, sta nel valorizzare l’identità territoriale, quella dell’Oasi Faunistica di Vendicari, facendone emblematicità.
Cecile è il sincretismo tra l’affinamento enologico, l’inno alla gioia di vivere – espresso dal Moscato bianco macerato – ed il cosmopolitismo di un vino che si proietta nel mondo degli orange wine con eclettismo.
Alle percezioni olfattive di mango, fiori d’osmanto e mandorla tostata, subentrano sorsi cangianti e languidi, succosi ed esperidati di pompelmo, iridescenti di una persistenza balsamica e minerale che ne fanno ideale compendio a ricci, crostacei e molluschi, formaggi di capra e curry di ortaggi.
La solarità che dipinge l’imprinting del terroir di San Lorenzo di Noto – dove irraggiamento solare, microclima marino-lacustre e fertilità del suolo animano i progetti enologici – è percepibile sorseggiando un vino ideato per celebrare la Famiglia, la convivialità ed i nuovi orizzonti imprenditoriali.
Natura incontaminata, archeologia, beni artistici tutelati dall’Unesco ed uno stile di vita improntato sui ritmi slow, fermentano e si complessano vicendevolmente, affinando la consapevolezza che la forza vitale ha le stesse nuances di Celile Cantina Marilina, quale del sole di Noto, dall’alba ai tramonti magmatici.
Per info Cantina Marilina